A margine di Roma-Lazio, l'allenatore biancoceleste Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa:

"Ho avuto la fortuna di allenare sia Immobile che Dybala, sono due calciatori speciali con caratteristiche diverse. Le loro assenze sono state pesanti allo stesso modo. Era diventata una partita difficile e sporca perché la Roma buttava dentro tanti palloni che con la loro fisicità potevano diventare pericolosi. Però siamo sempre rimasti composti, non ci siamo disuniti. Questo tipo di lavoro ci è costato molto però in fase offensiva, dove sono arrivati pochi palloni giocabili nella ripresa.

L'assenza di Immobile ci cambia la vita e il modo di giocare, Felipe Anderson va innescato solo in modo pulito. Felipe l'attaccante centrale lo sa fare, viaggia per vie esterne e non ti dà riferimenti. Quest'anno sta anche segnando molto, ci fa comodo sia da esterno che da punta centrale.

Al gruppo, dopo il Feyenoord, ho detto di non ascoltare nessuno perché spesso si commenta solo il risultato e non la partita. Bisogna vedere i difetti dentro la partita, essere più cattivi e attenti se si vogliono vincere le gare. Il gruppo era arrabbiato per essere eliminato dall'Europa League, non spaventato dalla situazione. Cataldi e Romagnoli hanno fatto due gare di livello, giocare un derby da tifosi non è facile, sono stati doppiamente bravi.

Ai ragazzi stamattina ho detto che oggi non si giocava per i punti ma per i tifosi, pretendevo una prestazione con anima, cuore e generosità, a prescindere dal risultato. La vittoria è dedicata a loro. Nel finale piovevano palle alte con tanti calciatori fisici, per questo serviva l'aiuto di tutti nel difendere, è stata una necessità. La Lazio è stata brava a lavorare nello sporco rimanendo ordinata.

Queste partite hanno forti motivazioni, la svolta sarebbe entrare giovedì contro il Monza come stasera. Le partite difficili per me sono Salernitana e Monza, per come sono dentro al calendario perché quando spendi energie nei big match e affronti squadre meno blasonate, è più difficile.

Pensavo che Luis Alberto si fosse infortunato, quando si è rialzato avevo invece una sensazione diversa e non voleva uscire. I nostri medici però erano lontani, così per non rimanere in dieci ho preferito cambiarlo. Pedro ha avuto un indurimento al polpaccio, così ho deciso di sostituirlo".