14.09.22

Infermeria

Focus on football medicine | Prof. Rodia: "Il convegno verterà sulla lesione del legamento crociato anteriore"

Il Professore Fabio Rodia, Coordinatore dello staff medico biancoceleste e Direttore del dipartimento ortopedico riabilitativo del CTO – Centro Ortopedico Traumatologico di Roma, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel.

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Il Professore Fabio Rodia, Coordinatore dello staff medico biancoceleste e Direttore del dipartimento ortopedico riabilitativo del CTO – Centro Ortopedico Traumatologico di Roma, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, 233 di Sky, per presentare il Congresso “Focus on football medicine” che si svolgerà martedì 20 settembre a partire dalle ore 10:00 presso la Sala Stampa dello Stadio Olimpico di Roma.

“Ho l’onore di presiedere questo convegno, in cui il Presidente onorario è ovviamente il Presidente Claudio Lotito. L’esigenza è quella di approfondire una tematica molto presente nel mondo dello sport come la lesione del legamento crociato anteriore sia nell’atleta professionista sia negli sportivi amatoriali. Verrà effettuato un punto relativo alle più moderne tecnologie in tema di prevenzione, trattamento chirurgico e recupero sportivo nei professionisti e un recupero sociale nei dilettanti/amatori. Si tratta della prima volta in cui un club di Serie A organizza un convegno di tale livello, i relatori sono i massimi esponenti sul tema e giungeranno da tutta Italia e dal resto d`Europa. 

Le finalità è approfondire le tecniche di alto livello che vengono affrontate quotidianamente al fine di confrontarci con altre realtà del mondo del calcio e del mondo scientifico per fare il punto sul momento e giungere poi a un’evoluzione per i prossimi giorni, mesi, anni. L’obiettivo è approfondire tutte queste tematiche: tutti offriranno il proprio contributo. Il dibattito e le considerazioni porteranno certamente a un accrescimento per tutti nel corso dei prossimi anni.

Le richieste funzionali sono diverse tra calciatore e amatore. Il calciatore lavora con il ginocchio, al tempo stesso il cittadino non può rimanere vincolato all’impossibilità di effettuare attività sportive come calcetto o sci. Evitando l’intervento in tempi brevi, negli anni si può giungere a uno stadio di artrosi già a 40-50 anni, necessitando poi di un intervento chirurgico ancor più invasivo.

È il primo grande convegno dell’era post-Covid. Gli esperti si focalizzeranno sulla prevenzione e il trattamento chirurgico. Ci sarà anche l’intervento dei preparatori atletici e del personale preposto al ricondizionamento degli atleti infortunati. Prevenire è più importante che curare: gli infortuni traumatici del ginocchio rendono il calciatore inutilizzabile per mesi, se non per un’intera stagione.

Nei calciatori e nelle persone comuni ci sono delle lesioni che poi portano a problemi di cartilagine e lesioni associate nel menisco, che sopraggiungono nel corso degli anni. Saranno presenti i massimi esponenti nel mondo dello sport e dell’ortopedia. Ne siamo onorati, è un riconoscimento anche nei confronti del lavoro del Presidente e nei confronti del Lazio Lab: è ormai un centro medico di altissimo livello tecnologico.

L’obiettivo è infatti anche presentare ai massimi esponenti scientifici il Lazio Lab, presente all’interno del Training Center. Il Presidente sta investendo, il centro è in continua evoluzione, gli investimenti sono stati incentrati sullo sviluppo di strumenti di alta tecnologica ed è stata messa a disposizione una struttura di adeguato spessore, non soltanto per la Prima Squadra, ma anche per tutte le altre squadre, come Primavera, Settore Giovanile e Lazio Women. Questo è il mio ottavo anno presso questo centro medico: si è verificata una crescita esponenziale. Siamo riusciti a cambiare la strategia e oggi il Lazio Lab rappresenta un punto di riferimento poiché il miglioramento della struttura medica genera anche un miglioramento in tutto il settore calcistico del club, riuscendo a supportare in modo più efficiente le esigenze da parte del comparto tecnico.

Questo deve essere un punto importante, da cui partire per proseguire nel percorso di crescita strutturale del Lazio Lab: lo staff medico è composto da un ottimo gruppo dal punto di vista umano, ma soprattutto professionale. I risultati si stanno lentamente vedendo ma non dobbiamo mai accontentarci: occorre andare sempre oltre il limite raggiunto e non sentirsi mai appagati”.

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