07.10.22

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Cento anni dalla nascita di Tommaso Maestrelli | Il Presidente Lotito: "Il Maestro è un riferimento per tutti noi laziali"

Lotito_Maestrelli

Si è svolta questa mattina, nella Sala della Protomoteca in Campidoglio, la commemorazione di Tommaso Maestrelli, l`allenatore dello scudetto 1973/74, il primo nella storia della Lazio, a cento anni esatti dalla sua nascita.

Presenti all`evento, condotto da Guido De Angelis insieme al figlio del Maestro, Massimo, il Presidente Claudio Lotito, gli ex calciatori biancocelesti del `74 Sergio Petrelli, Luigi Martini, Franco Nanni e Giancarlo Oddi, i figli di tanti protagonisti di quella meravigliosa avventura e molti giocatori della Lazio dei decenni seguiti al primo scudetto. A rappresentare le istituzioni, l`Assessore allo Sport di Roma Capitale Alessandro Onorato e il consigliere della Regione Lazio Daniele Ognibene.

Il Presidente Lotito ha concluso l`evento consegnando la maglia home biancoceleste con il numero 1 e il nome di Maestrelli al figlio Massimo. In precedenza aveva dichiarato:

"Oggi abbiamo esaltato le doti di una persona come Maestrelli che è riuscita a plasmare un gruppo di persone con caratteri diversi verso un unico scopo. Ho ritenuto doveroso intitolare la Curva Sud a Maestrelli nelle partite casalinghe della Lazio, è stato un gesto fatto con il cuore, così come il suo nome stampato sui biglietti. Ne approfitto anche per dire che lo stendardo con il suo volto rimarrà in Curva per tutte le gare della Lazio in programma nel mese di ottobre. Sono contento anche perché quella di oggi è stata la prima produzione di Lazio Style Channel, canale 233 di Sky, non più come canale tematico ma come canale aperto a tutti gli abbonati del pacchetto Calcio, così da poter far ripercorrere la nostra storia a tutti i nostri tifosi e non solo.

Il Maestro è un riferimento per tutti noi laziali. Era un padre per tutti, è la nostra storia. Ha saputo creare un filo conduttore all`interno dello spogliatoio, un`empatia speciale. Maestrelli non voleva mai deludere i tifosi, questo è il modo di dire e pensare da laziale. Lo dice anche Aldo Donati nel nostro inno, "Su c`è er Maestro che ce sta a guardà". Il tifoso della Lazio è certamente legato ai tanti trofei vinti ma anche in maniera speciale a episodi che hanno coinvolto emotivamente le persone a un passo dal baratro, penso ai gol di Fiorini e Poli nell’anno in cui la Lazio si salvò con merito dalla retrocessione in serie C partendo dalla penalizzazione del -9 in classifica ed è questo pensiero che dobbiamo preservare e tramandare ai nostri figli.

Dopo tanti anni siamo qui a ricordare persone che hanno fatto la storia della Lazio e che rappresentano un punto di riferimento importante. Significa quindi che il ricordo non è legato ad un risultato materiale ma ad un coinvolgimento emotivo che noi tutti dobbiamo mantenere e preservare. Oggi da 18 anni ho l`orgoglio di essere il Presidente di questo grande popolo, fatto di passione e sacrifici. La Lazio è stata difesa dall`aiuto della gente, che l`ha sempre sostenuta nei momenti critici. Ed è proprio grazie a quelle persone se oggi siamo qui a ricordare persone come Maestrelli che hanno scritto pagine fondamentali della storia biancoceleste".

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